Lo sguardo di un cane
“Prepari il pollo per Chica e Whisky? Noi ti guardiamo allora.” Questo succedeva quasi tutte le sere dai nostri vicini di casa quando io e mia sorella eravamo piccole. Per noi erano molto più che vicini di casa e la mia infanzia è stata accompagnata anche da questi due cani, da Chica in particolare, una meticcia pastore molto intelligente ed affettuosa che sembrava davvero parlare con lo sguardo.
Negli anni ho frequentato i cani di amici e parenti e ho sempre avuto un ottimo rapporto affettuoso e di gioco. C’era chi si sedeva durante la cena sotto la mia sedia e non si muoveva più, chi mangiava il biscotto saltando con delicatezza, chi giocava a calcio fino allo sfinimento. Nerone, Betsy, Pupi sono alcuni di questi cani che purtroppo oggi non ci sono più, ma fanno parte di piacevoli ricordi.
In questi ultimi anni ho passeggiato tanto e giocato con i cani delle mie amiche che sono ritratti nell’immagine di copertina. Ho trascorso con loro delle ore e mi sono divertita, mi riconoscono, mi fanno le feste quando mi vedono, ma poi ci salutiamo e ognuno ritorna alle proprie cose.
Vivere il cane e con il cane è tutta un’altra cosa: si apre un mondo di sguardi, abitudini, dissapori, coccole, discorsi, litigate, insegnamenti.
E’ un’esperienza che sto vivendo con Tea ed è in continua evoluzione, soprattutto perché è cucciola e ogni giorno scopriamo insieme cose nuove.
La sera e la mattina sono i due momenti di saluto e ricongiungimento.
La sera, prima di entrare nel kennel, mi guarda come se stesse per succedere la cosa più bella del mondo, in attesa che io sparga a pioggia alcuni premietti all’interno del kennel. La mattina, tutta ancora stropicciata e assonnata, sbadiglia quando apro la porticina, mi guarda con gli occhi ancora semichiusi e subito la prendo in braccio per portarla sotto a fare i bisognini… … sì sì ce l’abbiamo fatta ad imparare …incrociamo le dita!
Prima del kennel il risveglio era molto più folcloristico e la mattina sembrava festa nazionale tutti i giorni, lei correva come un fulmine e io cercavo di contenerla…aiuto!
Posso dire che, nel caso di un cane vivacissimo come Tea, il kennel ha fatto una grande opera di contenimento per lei e un risveglio molto più soft per me. Le notti per ambedue sono decisamente più tranquille e riposanti.
Come mi guarda?
A volte arriva di corsa e si arresta all’improvviso, zampe larghe piantate bene a terra, tutta arruffata e guarda interrogativa per capire cosa io stia facendo; altre volte completamente spiaggiata sul pavimento guarda dal basso verso l’alto con gli occhi dolci; altre ancora si agita tanto quando le dico che non può fare una cosa; in passeggiata al guinzaglio ogni tanto si gira e mi guarda come per avere la conferma che sta andando bene.
Un cane ti regola, modifica le tue abitudini, ti mette alla prova, ti sfida, si affida a te, chiede e da’ protezione e in qualche modo ti fa fare i conti con la tua genitorialità. Naturalmente questa è la mia esperienza ed il mio vissuto, da molto permissiva sto imparando ad essere autorevole con gli atteggiamenti, poche parole e soprattutto anche io con gli sguardi.
Uno sguardo vale più di mille parole?… A volte sì.
Commovente… si capisce che ti stai mooolto affezionando, ma che hai trovato lungo ! Ne vedremo delle belle.
Mooolto lungo! Ma siamo sulla buona strada!!