Windows 3.0 – Schedario

Intorno al 1990 Microsoft lancia sul mercato Windows 3.0 che dispone di un numero limitato di  applicazioni tra cui  un editor di testo, un word processor,  un programma di disegno, un’agenda di appuntamenti, uno schedario ed una calcolatrice.

In quegli anni lavoravo in un’azienda di consulenza informatica a Torino, erano gli anni in cui Microsoft si stava facendo strada con Windows…Ms-Dos iniziava ad avere i suoi acciacchi …anche se tutt’ora è vivo e vegeto!

Ma…bando agli aspetti tecnici …

Il direttore generale dell’azienda di cui ero dipendente disponeva sempre degli ultimi ritrovati tecnologici e quasi da subito fece installare Windows 3.0 sul suo personal computer.

Lo schedario di Windows era un sistema avanzato per catalogare dati, si potevano ad esempio inserire tutte le informazioni di un cliente su una scheda, ogni scheda corrispondeva ad un cliente e tutte le schede erano ordinate alfabeticamente.

Un pomeriggio…driiiiinnnn ….suona il telefono dell’ufficio (eh sì, cerano i telefoni fissi, quelli con la cornetta), ed era la segretaria:

“Elena puoi venire un attimo dal signor direttore? Ha un problema col computer…”

Mi alzo e nel percorrere il corridoio pensavo “Speriamo di riuscire a risolvere…di avere la soluzione …altrimenti …mah…vediamo…”

Entro nell’ufficio e vedo oltre a lui anche il direttore amministrativo.

Saltiamo i convenevoli e si viene subito al punto!

“Niente Elena, abbiamo un problema e per non fare pasticci l’abbiamo disturbata un attimo. Ho fatto installare Windows 3.0 e vede qui, c’e’ uno schedario, io adesso in un’ora ho inserito tutte queste schede dei clienti e però adesso ..vede qui…questo nome è sbagliato e volevo cancellare questa lettera, ma è solo la seconda volta che lo uso. Per non sbagliare le chiedo…cosa premo?”

Io, sollevata dalla semplicità della domanda rispondo rapida e sicura: “Prema il tasto Delete, questo qui”

“Questo?”

“Sì, sì proprio quello!”

Ecco fatto, in una frazione di secondo tutte le schede erano diventate bianche e candide come la neve”.

Capisco immediatamente che sono nei pasticci. Nella stanza cala un silenzio surreale!

Non mi ero accorta che tutte le schede fossero di un colore grigio pallido, il che significava che erano state evidenziate con il mouse; e neanche mi ero preoccupata di chiedere se fosse stato fatto un salvataggio.

Windows, ripeto, era agli albori e le mie conoscenze erano minime, il mouse era uno strumento iperfuturistico.

Il direttore amministrativo prontamente si defila “uh , mi sono accorto che è tardi e ho un appuntamento di là in amministrazione

Rimaniamo io e il direttore generale a guardarci negli occhi, lui interrogativo e io terrorizzata.

Provo a dire con un filo di voce ostentando una sicurezza che non avevo “Gliele reinserisco tutte io signor…

Vada fuori per favore un attimo…

Davvero non è un problema…gliele reinserisco io…

Vada fuori per favore, mi faccia il piacere…vada fuori…

Percorro il corridoio e torno nel mio ufficio, condivido l’accaduto con alcuni colleghi…il silenzio surreale continua…

Il pomeriggio, a fine giornata lavorativa, esco e torno a casa con un po’ di magone, racconto l’accaduto in famiglia e condivido la preoccupazione.

Nella mente avevo dei pensieri ricorrenti “Cosa succederà? Per quanto ce l’avrà con me? Come mi devo muovere nei prossimi giorni? Devo cercare di non incontrarlo…”

Il mattino dopo…è un altro giorno… L’ho rivisto dopo un paio di giorni e si era passati oltre al ”piccolo” incidente di percorso!

Ho lavorato per tanti anni in quell’azienda  a stretto contatto con questo direttore, diversi clienti visitati insieme, tante passeggiate per arrivare dai clienti con i dischetti (eh sì c’erano i dischetti) con la nuova versione del software nella borsa. Qualche altro incidente di percorso, ma tanta collaborazione, condivisione e stima reciproca.

Siamo in contatto, ci siamo rivisti qualche anno fa ad una cena, ci diamo del tu e ricordando i tempi passati…quante risate !!

Rughe a 50 anni – Un contorno occhi a 5 stelle!

Rughe a 50 anni

Un contorno occhi a cinque stelle

Intorno ai 20 …

Uso un correttore, serve a coprire delle imperfezioni che in realtà non ci sono, ma così fan tutte!

Dai 30 in su’ …

La pelle non è più quella dei 20 anni, qualche quasi impercettibile ruga di espressione, ma niente di serio. Tampono con una buona crema idratante alternata alla pulizia del viso.

Dai 40 in su’ …

Se mi guardo allo specchio ingranditore intravedo i primi segni della maturità…chiamati abitualmente “rughe” o “zampe di gallina“!
Mi guardo, faccio finta di non aver visto bene…magari la mattina dopo utilizzo lo specchio non ingranditore. Mi limito ad acquistare un contorno occhi serio, ma…non mi faccio troppi problemi. Sono ancora abbastanza nel fiore degli anni!

Intorno ai 50 …

Rughe a 50 anni …Mi guardo allo specchio … è giunta l’ora!
Decido di dover fare un piccolo investimento …e mi avventuro nell’acquisto di un contorno occhi con la C maiuscola!
Una collega più giovane di circa dieci anni, carina, un viso fresco, mi consiglia un buonissimo prodotto, molto valido …e mi dice che costa all’incirca 60-80 euro.
Ok …cosa assolutamente fattibile, mi aspettavo una spesa maggiore.

Uscita dal lavoro entro in una molto nota profumeria torinese, e chiedo alla prima commessa disponibile il buono e valido contorno occhi che mi era stato consigliato.

Non ho ancora finito di parlare che scatta la performance della commessa, con un fiume di parole mi elenca le caratteristiche fantastiche del prodotto della notissima marca e mi dice che ne è uscita una nuova versione…ancora migliore…una vera chicca!

“Signora, ne basta una puntina su un dito e dopo poche applicazioni il risultato è garantito ed equivale ad una settimana in una spa beauty farm!!!”

Io penso “Ma….possibile?” La guardo e ascolto e mi sembra incredibile che un contorno occhi da 80 euro mi riporti indietro di 10 anni….eppure lei mi sta dicendo questo!!!
Dopo 10 minuti lunghissimi di promozione in cui faccio solo cenno di sì con la testa, passo alla fatidica domanda:

Quanto costa?

E’ una domanda proforma perché io lo so già quanto costa …euro più, euro meno.
Lei però dice di dover andare a prendere il catalogo, non sa il prezzo esatto perchè questo ultimo ritrovato è appena arrivato e non vuole dirmi una cifra per un’altra!

Rifletto sulla formazione e il training che seguono le commesse di queste grandi catene volte alla fidelizzazione dei clienti: prima una meticolosissima propaganda e ora la ricerca spasmodica del catalogo per annunciare il prezzo preciso al centesimo.

Mentre sono assorta in questi pensieri, lei chiama una collega, si consultano, vanno in magazzino, passa qualche minuto, sento che ritornano e parlottano nel retro …..et voilà…finalmente riappare … catalogo alla mano.

Siamo pronte per sapere il costo della confezione!

“Ecco signora, la confezione grande viene 860 euro e la piccola ….570 euro”
La guardo con lo stupore di una bambina che aperta la porta di casa si trova davanti un dinosauro.
Non essendo una bambina io e non essendo un dinosauro lei, credo di non aver capito bene e provo a dire con un filo di voce:

“860 euro?…”

e lei, imperturbabile, quasi infastidita di dover ripetere…”Sì sì …signora 860, ma è ancora da scontare…”
Io sono imbambolata, lei mi guarda come se quella che ha in mano fosse l’ultima confezione in negozio e dietro di me ci fosse la fila di persone smaniose di accaparrarsela!
Poi, faccio un rapido esame di realtà che mi porta, sorridendo, a dire con fermezza “Ci penso un attimo” e ad uscire dal negozio con passo sicuro.

… Dopo tutto…se 80 mi sembravano poche…800 mi sembrano davvero esagerate!!

Rughe a 50 anni…chissene!!